Postura ed impugnatura, due aspetti importanti della grafomotricità

Tra le cause della disgrafica vi sono spesso carenze nelle abilità di base e tra queste ricoprono un ruolo importante la corretta postura del corpo e la giusta impugnatura dello strumento utilizzato per scrivere. Sotto questo punto di vista la grafomotricità può intervenire in maniera efficace.

La funzione legata alla motricità trova correlazioni in posture scorrette, tensioni muscolari, impugnature non idonee, lentezza costituzionale e goffaggine.

Spesso il gomito non viene appoggiato sul tavolo, il busto è eccessivamente inclinato, frequente è pure il disimpegno dell’altra mano che anzichè tenere fermo il quaderno evitandone gli spostamenti, è utilizzata per giocherellare con il materiale presente sul banco (gomma,matite).

La postura corretta prevede invece che:

  • schiena e testa siano allineate tra loro lungo una linea verticale e le spalle siano rilassate.
  • inclinarsi leggermente in avanti così l’avambraccio si appoggia in modo rilassato sul piano di lavoro in maniera da favorire i movimenti del braccio, del polso e delle dita
  • la schiena deve avere lo schienale proporzionato all’altezza delle scapole e la seduta deve permettere di appoggiare i piedi per terra, leggermente divaricati

Anche sotto il punto di vista dell’impugnatura dello strumento grafico si osservano abitudini scorrette che possono causare fatica, dolore, eccessiva lentezza, tensione, rigidità fino al crampo dello scrivano.

L’impugnatura corretta prevede che la mano sia piegata in semi-pronazione.

La presa dello strumento è “a pinza”, tra pollice ed indice, mentre la prima falange del dito medio funge da appoggio per garantire un assetto regolare.  Anulare e mignolo, semi-piegati, assicurano il contatto della mano con il foglio. Lo strumento grafico va impugnato a circa due dita dalla punta.

L’educazione psicomotoria è un’attività propedeutica alla scrittura ed il suo svolgimento nelle scuole per l’infanzia deve essere sempre più incoraggiato. La figura del grafomotricista, dunque, assume un ruolo particolarmente importante ed è per questo che una corretta formazione può fare la differenza.

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